Biglietti

personaggi illustri

Le grandi personalità che hanno lasciato un segno nella storia di Villa Miralfiore.

I Malatesta

La famiglia Malatesta, signori di Rimini e Cesena nel XIV e XV secolo, fu protagonista del Rinascimento italiano. Celebri per il loro mecenatismo, commissionarono opere come il Tempio Malatestiano di Rimini, capolavoro architettonico e simbolo del loro potere e raffinato gusto artistico.

Malatesta De Malatesti

Malatesta de Malatesti (1366-1429), detto “dei Sonetti,” fu signore di Pesaro, nel tardo 300, ed umanista. Fu apprezzato per il mecenatismo artistico e la produzione poetica. Sebbene ambisse a estendere il suo dominio, la resistenza papale limitò le sue imprese militari, portandolo a concentrarsi sulla vita culturale.

Gli Sforza

La dinastia Sforza, protagonisti del Rinascimento, governò Milano dal 1450 al 1535, promuovendo cultura e arti. Mecenati di artisti come Leonardo da Vinci, trasformarono la città in un centro di splendore artistico e architettonico, con opere come il Castello Sforzesco, simbolo del loro potere e gusto.

Giovanni Sforza

Giovanni Sforza (1466-1510), figlio di Costanzo, divenne signore di Pesaro nel 1483 dopo una lunga disputa di successione. Nel 1493 sposò Lucrezia Borgia, ma il matrimonio fu annullato da Alessandro VI nel 1497. Dopo l’esilio, riconquistò Pesaro nel 1503 grazie al supporto di Giulio II. Rafforzò la città con opere artistiche e collezioni.

Della Rovere

La famiglia Della Rovere, signori di Pesaro e Urbino dal XV al XVII secolo, lasciò un’impronta indelebile nel Rinascimento italiano. Mecenati e committenti d’arte, arricchirono il territorio con splendide opere architettoniche e culturali, tra cui il Palazzo Ducale di Urbino, simbolo della loro magnificenza.

Il Bonamini

Simone Bonamini, originario di Cipro e Corfù, si stabilì in Italia e accumulò una considerevole fortuna attraverso il commercio. La sua carriera lo portò a Venezia, dove incontrò Francesco Maria I della Rovere, Duca di Urbino, e divenne maggiordomo di corte. Come responsabile della villa, Bonamini ebbe un ruolo centrale nell’ampliamento e nella ristrutturazione di Villa Miralfiore. Sotto la sua supervisione, la villa venne trasformata in una residenza di prestigio, riflettendo lo stile e la grandezza rinascimentale dell’epoca della Rovere.

Guidubaldo II Della Rovere

Guidubaldo II della Rovere, Duca di Urbino dal 1538 al 1574, fu un condottiero e mecenate influente del Rinascimento italiano. Figlio di Francesco Maria I e Eleonora Gonzaga, promosse l’arte e sostenne in particolare il pittore Tiziano, commissionando ritratti e acquistando opere come la celebre Venere di Urbino. Nel 1535, sposò Giulia da Varano nonostante un divieto papale, incorrendo in scomunica e vedendosi confiscato il ducato di Camerino per un periodo. Dopo la morte di Giulia, si risposò con Vittoria Farnese, rafforzando i legami tra le principali famiglie nobili italiane. Svolse inoltre incarichi militari per la Repubblica di Venezia e il Papa, contribuendo a difendere i territori italiani dalle incursioni ottomane.

Gli Zuccari, Federico e Taddeo

Federico Zuccari

Federico Zuccari (1540-1609), allievo del fratello Taddeo, fu un pittore manierista, con particolare attenzione alla decorazione a grottesca (uno stile caratterizzato da motivi fantastici e intricati) ,attivo in tutta Italia e in Europa, realizzando opere come gli affreschi del Duomo di Firenze e di Palazzo Ducale a Venezia. A Roma, contribuì alla rifondazione dell’Accademia di S. Luca e sviluppò teorie artistiche innovative sul disegno, inteso come espressione dell’idea creativa.

Gli Albani

La famiglia Albani, originaria dell’Albania, divenne influente a Roma dal XVI al XIX secolo. Il membro più illustre fu Papa Clemente XI (1700), promotore di arte e cultura. Cardinali come Alessandro e Annibale contribuirono alla creazione di Villa Albani a Roma, ricca di opere d’arte.

Papa Clemente XI

Papa Clemente XI, nato a Urbino e salito al soglio pontificio nel 1700, fu un promotore illuminato di arte e cultura. Arricchì Roma con restauri e commissioni, favorendo una profonda riscoperta dell’antichità e della cultura classica. Tra le sue opere, si distinguono i restauri del Pantheon e della Basilica di San Clemente e la promozione di scavi archeologici che arricchirono la città di nuove scoperte. Ampliò la Biblioteca Vaticana con preziosi manoscritti orientali e rilanciò l’Università di Urbino, rendendola uno dei centri culturali più vivaci del tempo​